sabato 26 dicembre 2020

STEP #28 - La sintesi finale

Eccoci arrivati alla fine di questo percorso volto alla conoscenza e all'analisi dello psicrometro. E' stato un percorso guidato dalla curiosità e dai consigli dei professori Vittorio Marchis e Sandro Caparrini che, con il corso di "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" (tenuto al Politecnico di Torino), hanno spiegato le linee guida per una descrizione a 360 gradi di uno strumento e per la ricerca scientifica.

Lo psicrometro nasce nel 1818 grazie a E.F. August e la sua invenzione avviene nel periodo in cui l'igrometro, "parente stretto" (come è possibile notare da una tassonomia) e più conosciuto, viene menzionato spesso nella letteratura, il che ci porta a ipotizzare che in quegli anni si facesse sentire l'esigenza di sperimentazione per avere strumenti sempre più precisi e/o diversificati in campo meteorologico.

La ricerca e la voglia di comprendere sempre più questo strumento, ci ha portato ad analizzare per bene la sua anatomia, e a vedere come negli anni sia cambiato. Infatti, lo psicrometro è stato protagonista di alcune rivisitazioni che hanno portato ad una maggiore precisione e comodità di utilizzo, come viene testimoniato dai brevetti, e anche ad alcune varianti, come quella dello psicrometro collettore di Angelo Bellani, uno dei vari costruttori di psicrometri nel 19° secolo.

Il principio fisico che sta alla base del funzionamento dello psicrometro è semplice, così come il suo utilizzo (che in molte situazioni richiede degli standard e delle normative), anche grazie alle modifiche apportate nel corso degli anni. Infatti, l'idea semplice ma geniale è stata quella di affiancare due termometri (bulbo umido e bulbo secco, a temperatura ambiente), e di sfruttare la differenza di temperatura tra i due per poter ricavare la quantità di vapore acqueo presente nell'aria: l'umidità.
Un'attenta analisi delle sue componenti ci ha portati a capire meglio quanto i materiali che entrano a far parte del meccanismo dello psicrometro siano importanti: essendo costituito da due termometri, era impensabile non andare ad approfondire il mercurio e le sue caratteristiche chimiche. Questo ci ha condotto ad aprire i nostri orizzonti e ad uscire dall'ambito strettamente scientifico che regna in alcuni post, andando a vedere qualcosa sulla storia del mercurio e sull'alchimia, approcciando quindi alla mitologia e alla simbologia.

Le occasioni per uscire da una descrizione rigorosamente scientifica sono state tante, questo perché è importante anche analizzare che impatto abbia avuto lo strumento sulla società, e perché vedere le cose da una prospettiva diversa spesso aiuta a capire meglio delle potenzialità non immediatamente evidenti. Scrivere un abbecedario ci dà la possibilità di affrontare argomenti diversi grazie ai collegamenti più disparati, così come una mappa concettuale ci può aiutare a capire i concetti chiave e le problematiche che interessano lo psicrometro e le sue varie applicazioni.

Abbiamo anche trovato lo psicrometro nel film "The aeronauts"  (di Tom Harper, famoso regista, autore di capolavori come Peaky Blinders), in una sua famosa variante, chiamata "psicrometro a fionda", molto famosa anche al giorno d'oggi. Attualmente, un importante marchio produttore di psicrometri è la PCE Instruments, che da ormai quasi venti anni è presente anche sul territorio italiano; non mancano dunque annunci o pubblicità dello strumento, sia nel passato che ai giorni nostri.
Non ci siamo quindi stupiti quando in una serie di fumetti del 2019 (!) abbiamo trovato lo psicrometro, e dal contesto in cui si trova emerge anche la sua particolarità. Entrata ormai in gioco la curiosità, abbiamo dato un'occhiata alla filatelia, cercato nella smorfia napoletana (e non solo) dei numeri che riguardano lo strumento; ho riservato un post anche per me e per le cose che hanno segnato la mia vita, per dare al blog anche quel qualcosa in più che lo possa identificare come un "diario di bordo" di questa esperienza.

Finisce qui la mia indagine, nella speranza di aver trasmesso conoscenza e stimolato il vostro interesse e la vostra curiosità verso uno strumento semplice ma importante; vi invito dunque ad una lettura approfondita di questo blog.

venerdì 25 dicembre 2020

BONUS - Le cose nei libri

Ultimamente, ho letto un celebre romanzo di Luigi Pirandello, 'Uno, nessuno e centomila', per viverne la trama affascinante e per ricercare se la materialità (e quindi delle cose), potesse in qualche modo essere importante in un testo in cui predomina l'attenzione sull'essere.

Il romanzo parla di un uomo, Vitangelo Moscarda, che da una semplice considerazione della moglie sul suo aspetto fisico, comincia a realizzare come lui non sia per gli altri quello che crede di essere per se stesso. Questo viaggio alla (ri)scoperta della propria identità, lo porta a lasciare tutto ciò che ha per vivere infine in armonia con la natura, libero da pensieri e identità. Ho notato però, che Pirandello si serve di un oggetto in particolare per far compiere questo viaggio introspettivo al protagonista, ed è lo specchio: è guardandosi allo specchio che il romanzo prende la svolta iniziale, ed è lo strumento che Moscarda usa molto spesso per vedere "il se stesso" che gli altri osservavano; desiderava terribilmente essere da solo in casa per poter stare, allo specchio, con il Moscarda che ormai riconosceva essere un altro.

Riporto qui delle frasi del libro:
"M'era accaduto tante volte d'infrontar gli occhi per caso nello specchio con qualcuno che stava a guardarmi nello specchio stesso. Io nello specchio non mi vedevo ed ero veduto; così l'altro, non si vedeva, ma vedeva il mio viso e si vedeva guardato da me. Se mi fossi sporto a vedermi anch'io nello specchio, avrei forse potuto esser visto ancora dall'altro, ma io no, non avrei più potuto vederlo. Non si può a un tempo vedersi e vedere che un altro sta a guardarci nello stesso specchio."

giovedì 24 dicembre 2020

BONUS - Un mito sul mercurio

L'Androgino, simbolo del mercurio igneo, unione del "maschile-femminile"


Si è parlato nello step 8 dell'importanza e del ruolo che ricopre il mercurio nello psicrometro; si è anche accennato alle sue origine antiche.
 

Il mercurio in alchimia era ritenuto, insieme allo zolfo, l'elemento primordiale con cui ogni altro metallo risultava formato, perché contenente in sé tutti i diversi aspetti e qualità della materia.

Nel Medioevo le sue qualità erano attribuite all'unicorno, il cui bianco candore esprimeva la purezza e la castità mercuriale di questa creatura mitologica.

Per la sua caratteristica di assommare in sé proprietà antitetiche, in quanto è pesante ma anche volatile, sin dall'antichità fu associato al dio Mercurio e al relativo pianeta, il cui simbolo indica una sintesi armonica dei tre archetipi fondamentali dell'astrologia.

In quanto veicolo di collegamento fra cielo e terra, fu anche accostato all'etere filosofico, cioè la sostanza che si riteneva permeare l'intero universo attraverso l'Anima del mondo. Esso era perciò detto "azoto", in cui si può individuare un acronimo:
A - inizio
Z - fine
𝛀 - fine alfabeto greco
TO - fine alfabeto ebraico;
le caratteristiche di contenere in sé l'inizio e la fine di tutto erano quelle attribuite, appunto, al mercurio.

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Mercurio_(alchimia)

STEP #27 - La mappa concettuale


Una mappa concettuale di tipo neurale sui concetti chiave attorno allo psicrometro


giovedì 17 dicembre 2020

STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

Possiamo trovare la chimica in tutto ciò che ci circonda, e non solo in laboratorio: basta analizzare una qualsiasi parte della nostra casa o degli oggetti che utilizziamo quotidianamente per rendercene conto.
Lo psicrometro non è da meno: approfondiamo per esempio il materiale che rende possibile il suo utilizzo, ovvero il mercurio

Il mercurio è un metallo comune liquido a temperatura ambiente e si unisce facilmente in leghe chiamate amalgami con molti metalli come oro, argento, stagno.
Ha molte applicazioni: è estesamente usato nei termometri (come avviene appunto nello psicrometro) grazie alla sua espansione termica che ha un tasso costante in un'ampia fascia di temperature; la sua facilità di amalgamarsi con l'oro è usata per il recupero di oro dai suoi minerali.

Bisogna valutare, però, anche gli effetti che ha sulla salute: un'alta esposizione al mercurio (dovuta magari al rompersi di un termometro) attraverso la respirazione mentre vaporizza può causare diversi problemi: distruzione del sistema nervoso, danneggiamento delle funzioni cerebrali, danni cromosomici, reazioni allergiche,...).
Infatti, dal 2009 la commercializzazione di termometri (per misurare la temperatura del corpo) contenenti mercurio è stata vietata.

In questo step puoi trovare anche delle curiosità sul mercurio.

fonti:

mercoledì 2 dicembre 2020

STEP #25 - Cose personali

 

Memento, utensile, feticcio


L'oggetto che mi lega al mio passato è il cubo di Rubik: ricordo ancora quanto abbia dovuto "sbatterci la testa" per imparare a risolverlo... mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza.

Uno strumento del mio presente è il tablet. Lo uso per varie occasioni: principalmente per gli studi universitari, ma anche per guardare film o leggere libri.

Ciò a cui invece attribuisco una funzione magica di previsione e di progetto nel futuro è un elastico per capelli, regalatomi da una persona per me molto importante; mi basta dargli uno sguardo per proiettarmi, col pensiero, nel mio futuro.

domenica 29 novembre 2020

STEP #24 - Le parole nella storia

Con questo step si vuole arricchire la storia dello psicrometro con una ricerca sulle parole che caratterizzano lo strumento.

Trovo interessante mostrare la curva che mostra quanto sia stata utilizzata negli anni la parola psicrometro, e confrontare il risultato con l'utilizzo della parola igrometro, strumento da cui discende (come è possibile notare dalla tassonomia, sono strumenti che hanno lo stesso scopo).

Google Ngram Viewer : grafico 1

Dalla figura, salta subito all'occhio come la nascita dello psicrometro sia strettamente legata all'igrometro: infatti, viene inventato nel periodo in cui la parola igrometro tocca picchi di utilizzo molto alti; quasi a indicare il bisogno di sperimentazione e di ricerca su tale campo utilizzando però princìpi diversi. Ciò che non mi aspettavo è il fatto che la parola psicrometro sia nata già prima del 1800: volendo dare un'interpretazione, si può ipotizzare che si aveva già un'idea di quello che sarebbe stato lo strumento, e magari di un suo possibile utilizzo, molti anni prima che venisse effettivamente realizzato per la prima volta. E' anche interessante notare come intorno alla metà del 1900, l'utilizzo della parola trovi i suoi picchi più alti: negli anni delle guerre, e di importanti passi avanti nella meteorologia, trova quindi più spazio uno strumento preciso e specializzato quale è lo psicrometro.

Google Ngram Viewer : grafico 2

Facendo una ricerca sulle stesse parole, ma nella letteratura tedesca, la teoria precedente sembra trovare una conferma. E' anche possibile notare qualcosa di particolare che nella letteratura inglese non è mai successo: ci sono cioè degli anni in cui la parola psicrometro viene usata di più che la parola igrometro, e sono proprio quelli della Grande Guerra.

STEP #28 - La sintesi finale

Eccoci arrivati alla fine di questo percorso volto alla conoscenza e all'analisi dello psicrometro . E' stato un percorso guidato da...