Attraverso dei documenti di fondamentale importanza, ovvero i brevetti, proviamo a ricostruire con questo post i passi salienti dell'innovazione dello psicrometro.
Partiamo quindi dalle fonti più antiche:
Il brevetto sopra, US168505A, risale al 5 ottobre 1875, ed è intitolato "Improvement in psychrometers": appartiene a William Klinker-Fues, che afferma di aver inventato un nuovo e migliorato psicrometro autoriducente, aggiungendo combinazioni di scale graduate mobili e una scala percentuale.
Il secondo brevetto, US1234529A, risale invece al 1916/17: Frank B. Comins, cittadino statunitense, migliora ancora lo psicrometro. Si è occupato soprattutto di migliorare la comodità di utilizzo dello strumento, di renderlo quindi più facilmente utilizzabile e trasportabile, e qualche miglioramento per la ventilazione.
Come ulteriore passo presentiamo un terzo brevetto, US2326124A, anche se ovviamente se ne trovano moltissimi. Questo risale al 10 agosto 1943, appartiene a Crapez Jules, e rappresenta una importante innovazione: permette, infatti, una lettura diretta, in modo da ottenere, senza alcun calcolo richiesto all'utente finale, lo stato igrometrico dell'aria.
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