L'Androgino, simbolo del mercurio igneo, unione del "maschile-femminile"
Si è parlato nello step 8 dell'importanza e del ruolo che ricopre il mercurio nello psicrometro; si è anche accennato alle sue origine antiche. Il mercurio in alchimia era ritenuto, insieme allo zolfo, l'elemento primordiale con cui ogni altro metallo risultava formato, perché contenente in sé tutti i diversi aspetti e qualità della materia.
Nel Medioevo le sue qualità erano attribuite all'unicorno, il cui bianco candore esprimeva la purezza e la castità mercuriale di questa creatura mitologica.
Per la sua caratteristica di assommare in sé proprietà antitetiche, in quanto è pesante ma anche volatile, sin dall'antichità fu associato al dio Mercurio e al relativo pianeta, il cui simbolo indica una sintesi armonica dei tre archetipi fondamentali dell'astrologia.
In quanto veicolo di collegamento fra cielo e terra, fu anche accostato all'etere filosofico, cioè la sostanza che si riteneva permeare l'intero universo attraverso l'Anima del mondo. Esso era perciò detto "azoto", in cui si può individuare un acronimo:
A - inizio
Z - fine
𝛀 - fine alfabeto greco
TO - fine alfabeto ebraico;
le caratteristiche di contenere in sé l'inizio e la fine di tutto erano quelle attribuite, appunto, al mercurio.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Mercurio_(alchimia)
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