Comincia il nostro viaggio, volto alla scoperta e all'approfondimento di uno strumento scientifico. Lo psicrometro, strumento che serve a misurare l'umidità dell'aria, si avvale della differenza di temperatura tra un termometro asciutto e uno bagnato.
Come si può notare dall'immagine, è costituito da due termometri affiancati, di cui uno è chiamato bulbo secco e misura la temperatura dell'aria, mentre l'altro, avvolto in una garza di cotone imbevuta d'acqua distillata, è chiamato bulbo umido e misura la temperatura dell'acqua a contatto con l'aria: l'evaporazione dell'acqua sottrae calore abbassandone la temperatura in misura inversamente proporzionale all'umidità dell'aria. La lettura dei due termometri permette di conoscere con tabelle o diagrammi l'umidità relativa e assoluta dell'aria.
L'idea di usare l'evaporazione dell'acqua per misurare il tasso di umidità dell'aria venne a John Leslie (1766-1832), ma fu l'inventore tedesco Ernst Ferdinand August (1795-1870) a realizzare per la prima volta lo strumento, per il quale coniò la parola psicrometro nel 1818.
Analizzando il nome dello strumento, notiamo che è formato dalle parole greche psychròs (freddo) e metro.
Nelle altre lingue, viene chiamato:
psychrometer --> (inglese, tedesco)
psychromètre --> (francese)
psicròmetro --> (spagnolo).
fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Psicrometro http://guidocioni.altervista.org/appunti/galileo.pdf
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